Il Comune deve pubblicare tutti i documenti e convocare al Tavolo Tecnico anche i Comitati dei Cittadini ammorbati dalle puzze
Post del 6 febbraio 2024
Ieri l’altro, domenica 4 febbraio, gli abitanti delle contrade a Est di Benevento si sono svegliati con la famigerata puzza proveniente dalla zona industriale di Ponte Valentino che durante la notte è stata avvertita anche lungo il fiume Calore, verso la città.
Sono le stesse fastidiosissime esalazioni, un misto di sostanze chimiche aggiunte al fetore di fogna, che per tutta l’estate hanno tartassato migliaia di abitanti di questa città e che ora ricompaiono soprattutto nei fine settimane.
L’assessore all’Ambiente del Comune, il dott. Alessandro Rosa, ha dichiarato al Il Mattino che «Abbiamo inviato i controlli il 29 dicembre scorso a ponte Valentino e non sono state riscontrate anomalie. Inoltre nella seconda decade di gennaio avevamo fatto svolgere altre verifiche sempre a Ponte Valentino e non ci hanno riferito anomalie. I valori di acido solfidrico comunicati sono nei limiti della norma….. Di più francamente non so che fare. ….. . Se tutti questi organi inquirenti deputati alle indagini, non riscontrano eventuali anomalie, non possiamo farci nulla”
Ma se l’assessore e il sindaco domenica mattina fossero andati a Ponte Valentino, sul presto, come abbiamo fatto noi, sicuramente avrebbero capito di più e magari compreso anche cosa il Comune deve fare.
Innanzitutto abbiamo verificato che la puzza proveniva, come sempre, dalla SANAV, l’industria che tratta liquami di varia natura e provenienza che però non era attiva, di domenica.
I tre camini erano spenti eppure la puzza era veramente molto intensa e fastidiosa, fino a tarda mattinata.
Si può immaginare che le esalazioni in un giorno festivo con la produzione ferma, possano provenire dalle vasche che raccolgono i liquami o dall’impianto di raccolta delle acque dopo il trattamento fisico-chimico dei rifiuti liquidi, interno alla SANAV?
La stessa puzza proveniva dal depuratore del Consorzio, regolarmente in funzione, e quindi è lecito chiedersi: le stesso cocktail nauseabondo di sostanze chimiche e fetore di percolato e concerie, viene scaricato nella fogna consortile?
E può accadere che a tarda sera o di notte, tra sabato e domenica, la concentrazione delle sostanze puzzolenti sversate da SANAV al depuratore ASI sia così alta da non consentire la loro completa eliminazione?
Può essere questa la spiegazione della puzza intensa nel Calore di notte?
Ovviamente, trattandosi di giorno festivo, non c’erano autorità di controllo in zona e quindi non sono stati fatti controlli, neppure di notte nelle acque del fiume.
Però la SANAV potrebbe fornire sicuramente le risposte a queste domande in un incontro pubblico dei cittadini interessati con gli amministratori e i tecnici di quella industria, organizzato dall’assessore Alessandro Rosa.
Del resto, la scorsa estate, dopo i due incendi subìti, la SANAV per testimoniare il suo impegno ecologista sponsorizzò la Festa Ambiente organizzata dal Comune di Benevento con notevole ritorno pubblicitario e quindi ora potrebbe facilmente sottoporsi al confronto con i cittadini per dimostrare di essere veramente un “caso virtuoso”, come asserito da Confindustria.
Ma il Comune, volendo, potrebbe fare molte altre cose.
L’assessore Alessandro Rosa e il sindaco Clemente Mastella possono convocare il Tavolo Tecnico che a fine settembre fu rinviato in attesa degli esami e della relazione completa dell’ARPAC.
Il Comune l’ha acquisita?
Perché non la pubblica sul sito dell’Ente insieme a tutti gli altri documenti di questa incredibile zozza vicenda?
Mastella e Rosa devono invitare al Tavolo Tecnico anche la Regione Campania, settore Ecologia che il 22 settembre scorso ha diffidato la SANAV, la società che ha in gestione il Depuratore ASI e l’industria BO Industries ad adeguare i propri impianti per contenere nella norma le emissioni puzzolenti.
Come mai la Regione si è accorta solo a settembre che quegli impianti non erano adeguati?
Sono state effettuate le modifiche imposte dalla Regione? Perché il Comune non pubblica le relazioni di fine lavori?
Al Tavolo Tecnico con SANAV, Arpac, ASL, Provincia, Regione, Consorzio ASI, devono essere invitati anche il Codacons che ha presenato un esposto ai magistrati, il Comitato Contrada Coluonni e gli altri comitati dei cittadini delle contrade ammorbati dalle puzze.
Magari Mastella e Rosa potrebbero invitare pure noi di Altra Benevento per confrontare le ipotesi sui mancati controlli delle autorità competenti, in attesa delle conclusioni delle indagini dei Carabinieri Forestale che speriamo possano andare oltre gli esami sporadici sui livelli di Acido Solfidrico nell’aria.
Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibille”
Speriamo che si riesca a fare chiarezza mettendo in luce la situazione e risolvendola!
Una volta per tutte