Mastella scantona e diventa la caricatura politica di se stesso.

Mastella con le cuffie

Ha molte buone ragioni per essere assai nervoso: la GESESA è sotto la lente della magistratura; l’ex Palazzo INPS è stato abbattuto ma la ricostruzione è ferma; la gara per il palazzo LUMODE sul Terminal Bus non parte; i rogiti per gli alloggi di via Saragat non sono stati fatti; le ispettrici ministeriali continuano a chiedere documenti contabili. A breve esploderà anche il caso Sicurezza delle scuole.

Comunicato stampa del 16 febbraio 2022

Il sindaco Mastella dopo le figuracce romane da opinionista politico deriso da tutt’Italia, nel suo post di saluto per il recente compleanno ha assicurato: “guardo alle cose con maggiore serenità” ed invece continua a scantonare.

Annuncia querele per non spiegare perché usa l’auto di servizio per attività private;  chiede al nuovo segretario generale di denunciare le fughe di notizie da palazzo;  partecipa alla discussione del consiglio comunale dalla sua stanza ma risponde assente all’appello (come la macchietta delle favole: “C’è qualcuno in casa? No, non c’è nessuno!”), ordina “da remoto” di togliere la parola all’apposizione ma saluta “in presenza” e poi vota dalla parte riservata al pubblico.

Si eccita per queste sceneggiate, tra gli applausi dei suoi adulatori, e poi ad un Giorno da Pecora, sulla RAI, racconta dei trascorsi amorosi e a Campobasso fa il seduttore di una incredula giornalista.  

Fa sorridere questo Mastella che oramai per essere sempre al centro della scena diventa la caricatura politica di se stesso, ostenta sicurezza ma in realtà è assai nervoso e ha le sue buone ragioni per esserlo: aveva promesso che dal 2019 l’acqua al tetracloroetilene sarebbe stata sostituita con quella dei pozzi di San Salvatore ed invece il pericoloso inquinante è ancora servito alla parte bassa della città; ha annunciato il nuovo depuratore ma ha prodotto una girandola di atti al centro della indagine della Procura della Repubblica; ha autorizzato l’abbattimento dell’ex palazzo INPS ma la ricostruzione è ferma perché non riesce a trovare una soluzione tra “piano casa”,  nuovo Centro Commerciale ed housing sociale; non sono stati firmati da ACER i rogiti per la cessione degli alloggi di via Saragat, promessi in campagna elettorale; pretende di dimostrare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri che il palazzo della Lumode sul Terminal bus si può costruire nonostante la bocciatura dell’ANAC; le ispettrici ministeriali continuano a chiedere atti contabili.

Ovviamente questi argomenti non trovano spazio nelle cronache di quella parte di stampa che scrive solo ciò che aggrada all’ex ministro  o che possa continuare a rappresentarlo come potente, scaltro e capace uomo politico, orgoglio del Sannio e non solo.  

Saremo costretti, quindi, ad aggiornare puntualmente i cittadini su questi ed altri argomenti, come, ad esempio, la grave condizione della edilizia scolastica finora oggetto di contorte e contradditorie perizie tecniche, misteriosi risultati delle gare di appalto, continue ed inascoltate segnalazioni dei genitori e dei dirigenti scolastici. Siamo curiosi di vedere cosa farà il nuovo Segretario Generale del Comune.

Gabriele Corona, movimento politico “Altra Benevento è possibile”



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