Pompeo Nuzzolo, esperto di amministrazioni locali: i Comuni sono obbligati a diventare soci delle società consortili, non di quelle miste
Comunicato stampa del 6 giugno 2025
Il Comune di Campoli Monte Taburno ha deliberato di diventare socio di Sannio Acque srl considerando obbligatoria tale decisione a seguito di una sentenza del Consiglio di Stato che però riguarda le società consortili e non quelle miste.
La Direzione Generale Ciclo Integrato delle Acque e Rifiuti e Autorizzazioni Ambientali della Regione Campania con la nota n. 181277 del 10 aprile 2024 ha comunicato che “il principio di unicità del servizio idrico integrato comporta per i singoli Comuni l’obbligo di partecipare alla gestione unitaria, che si configura, dunque, come atto dovuto, con conseguente adesione anche alla società in house o mista individuata come gestore dell’Ente di Governo d’Ambito (Consiglio di Stato, Sez. II, sentenza n. 7476/2021)”.
L’EIC Sannio ha comunicato al comune di Campoli del Monte Taburno il contenuto della nota, sopra indicata, affermando che l’adesione a Sannio Acque srl comporta anche l’acquisto delle azioni della predetta società mista.
Credo sia opportuno informare i cittadini sul contenuto della sentenza citata.
La sentenza riguarda una società consortile e non una società mista.
Dunque qual’ è la differenza fra la società consortile ed una società per azioni?
Funzione tipica della società consortile è quella di produrre beni o servizi necessari agli imprenditori-soci e di soddisfarne il fabbisogno per mezzo di singoli rapporti di scambio tra società e socio.
L’atto costitutivo della società può contenere specifiche statuizioni, volte ad adattare la struttura societaria prescelta alla finalità consortile perseguita.
Nella società consortile i soci possono, rectius, devono statutariamente versare alla società contributi periodici in denaro, diversi dai conferimenti..
La società mista è una società a responsabilità limitata disciplinata da norme nate dalla legge Bersani la (art. 13, d. l. 248/2006 (decreto Bersani), convertito in l. 248/2006) mentre le società consortili nascono da norme anteriori, secolo precedente.
Nel caso di specie il comune di Bordighera, in quanto titolare del servizio in house, pretendeva di non dover entrare nella società consortile per conservare la sua autonomia.
Pretendere che il caso di cui alla sentenza riportata, si ripete società consortile, sia applicabile alle società miste, applicando norme del tempo passato in un tempo diverso distorce la realtà svalutando le regole democratiche.
Prelevare norme dal passato invece che la disciplina attuale è una forzatura.
Il comune di Solopaca ha ricevuto nel 2024 dalla Corte dei Conti- Sezione di Controllo della Campania la Delibera n. 81 del 7 marzo 2023 e n. 20 del 9 febbraio 2024- con la chiara decisione: i Comuni non sono obbligati a diventare soci del nuovo gestore, ma sono obbligati ad inviare, come da delibera della Corte dei Conti, in concessione a SannioAcque le reti ed i depuratori.
Pompeo Nuzzolo, ex Segretario Generale Comune di Modena