Report e la scuola Torre che si rischia di non ricostruire

Cantiere fermo, nove mesi di ritardo sul cronoprogramma, troppi errori del Comune e disattenzione del Ministero Istruzione. Indaga la Guardia di Finanza

Post del 19 maggio 2025

Nel programma Report di ieri sera è andato in onda su Rai3 anche il servizio Le streghe sono tornate” della giornalista Chiara De Luca, su due controversi progetti da realizzare a Benevento: l’abbattimento e la ricostruzione delle scuole Torre-Sala e la Variante urbanistica per costruire 75.000 metri cubi di cemento su terreni agricoli insieme ad un improbabile campo da Golf.

Nei 20 minuti a disposizione il servizio pubblico ha documentato anche le bellezze monumentali della città e trattato innanzitutto il caso della scuola Torre abbattuta parzialmente che rischia di non essere ricostruita a causa di errori del Comune e ritardi nelle verifiche del Ministero alla Istruzione.

Attualmente i lavori sono fermi perché il Comune non ha ancora approvato la Variante annunciata ad agosto scorso. Il Ministero della Istruzione ha inviato 4 ispettori a settembre 2024 ma finora le verifiche non sono state completate.

In verità il primo errore del Comune, non censurato dal Ministero, si è verificato nel 2022 con la comunicazione dell’Indice di Rischio sismico delle due scuole, incredibilmente modificato senza una formale perizia.

Il servizio di Report ha evidenziato che nella prima scheda tecnica inviata dal Comune al Ministero con la richiesta di finanziamento PNRR, era indicato l’indice 0,32 tratto dalle perizie del 2018 di due tecnici incaricati.

La scuola non fu chiusa perché quell’indice indicava un rischio medio ed infatti con quel valore il progetto del Comune non avrebbe avuto il punteggio necessario per il finanziamento.

Ma in un altro elaborato “di sintesi” l’amministrazione Mastella comunicava, sempre nel 2022, l’indice  0,12, rischio grave (più è basso il valore più aumenta il rischio di gravi danni in caso di terremoto) che ha consentito al Comune di avere il finanziamento di € 17 milioni.

Ma la scuola non fu chiusa. E’ rimasta aperta fino a luglio 2024 quando è stato istallato il cantiere.

Come è stato ricalcolato nel 2022 l’indice sismico che da 0,32 diventò 0,12 ?

La giornalista di Report lo chiede al sindaco Mastella che prima tergiversa, poi la invita a chiederlo al Ministero e quindi visibilmente alterato le domanda “LEI STA BENE CON LA TESTA?”

Neppure a seguito di formali richieste scritte il Comune ha mai chiarito come ha fatto a modificare l’indice sismico, una misurazione molto importante per garantire la sicurezza della scuola e accedere ai finanziamenti ministeriali.

Ma neppure il Ministero ha chiarito.

Appena verificata la modifica comunicata dal Comune, l’Unita di Missione PNRR aveva chiesto all’amministrazione Mastella di spiegare come era stato calcolato l’indice 0,12 ma non ha mai ricevuto il conteggio.

Il Minisero si è accontentato di una sorprendente risposta “è stato calcolato a mano” ed ha concesso il finanziamento.

Report ha chiesto chiarimenti al tecnico incaricato della Perizia del 2018 e della Scheda di sintesi del 2022 il quale, dopo aver spiegato di aver usato criteri diversi, “difficili da comprendere per chi non è del mestiere” non ha fornito il famoso calcolo “fatto a mano” perché lo ha perso a causa di problemi al suo computer.

Insomma quella semplice operazione matematica “fatta a mano” per stabilire l’indice 0,12 in sostituzione del valore 0,32 calcolato con una complessa perizia tecnica di alcune centinaia di pagine, non l’ha acquisita il Comune, l’ha chiesta ma non l’ha avuta il Ministero che però ha concesso il finanziamento.

Report annuncia che è in corso una verifica da parte del Nucleo Speciale Antifrodi Comunitarie della Guardia di Finanze di Roma su quel famigerato “indice di Rischio sismico” e anche sugli errori del progetto del Comune, compreso la violazione urbanistica per la volumetria di 4.000 metri cubi in più rispetto a quella consentita.

E’ questo un errore che abbiamo segnalato più volte chiedendo a settembre scorso al Comune di discutere una nostra proposta di riduzione della volumetria e altre modifiche progettuali per non perdere il finanziamento ministeriale.

Il sindaco non ha voluto neppure discutere ma nei giorni scorsi è stato costretto ad ammettere che bisogna eliminare l’Auditorium.

Vedremo come vogliono risolvere il problema, dopo le dimmissioni del Responsabile Unico del Procedimento, con la famigerata variante che dovrebbe consentire la ripresa dei lavori per completare l’abbattimento e poi ricostruire le due scuole entro 10 mesi.

Nel prossimo articolo tratteremo i caso della Variante urbanistica per costruire 75.000 metri cubi di cemento su terreni agricoli insieme ad un improbabile campo da Golf.

Clicca qui per rivedere il servizio Report “Le streghe sono tornate”

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”



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