Acrobazie della Regione Campania: alla Sannio Acque srl deve aderire l’EIC in rappresentanza dei Comuni

Il frastornato Pompilio Forgione e i “signori dell’acqua” del Consiglio di Distretto Sannita dell’Ente Idrico Campano approveranno altre delibere sbagliate

Post 9 aprile 2024

E’ un colossale pasticcio quello prodotto finora dall’Ente Idrico Campano per la costituzione di Sannio Acque srl, la società mista pubblico-privata che dovrebbe gestire il servizio idrico integrato (fornitura di acqua e depurazione) in tutta la provincia di Benevento.

Gli atti finora prodotti per imporre ai Comuni l’adesione alla società sono stati impugnati dinanzi al TAR dal Comune di Baselice e intanto censurati dalla Corte dei Conti e quindi la Regione Campania non ha potuto bandire da gara per individuare il soggetto privato che dovrebbe partecipare con il 45% del capitale ma con ampi poteri di gestione che di fatto vanificano il controllo pubblico maggioritario.

Lo spiega in una nota del 3 aprile il Direttore del Ciclo Integrato delle Acque della Regione, Antonello Barretta, il quale annuncia al Comune di Benevento che lo Statuto deve essere rifatto e approvato dal Consiglio di Distretto Sannita.

Barretta poi si avventura in una contorta interpretazione della Sentenza del Consiglio di Stato n. 7476/2021 che, secondo lui, avrebbe stabilito che i Comuni devono aderire obbligatoriamente alla società e quindi sarebbero inutili le delibere dei vari Consigli Comunali.

In realtà la sentenza citata non si riferisce alla adesione diretta dei comuni alle società a capitale misto pubblico-privato ma Barretta tenta disperatamente di aggirare i consigli comunali che dopo le delibere approvate su richiesta del coordinatore di distretto Sannita EIC, Pompilio Forgione, censurate dalla Corte dei Conti, non vogliono più approvare ulteriori atti.

E allora, chi dovrà sottoscrivere le quote pubbliche fino al 55% del capitale sociale di Sannio Acque srl ?

Nella lettera della Direzione Ciclo delle Acque della Regione si legge: “in materia di gestione del Servizio Idrico Integrato la norma di cui all’art. 5, comma 3 del D.Lgs 175/2016 deve essere interpretata nel senso di ricondurre le relative prescrizioni in capo all’ente di governo d’ambito che dovrà trasmettere l’atto deliberativo di assunzioni di partecipazioni o di costituzione della nuova società alla competente Sezione della Corte”.

Quindi, pare proprio che secondo la Regione, debba essere il Consiglio di Distretto Sannita a deliberare l’adesione alla società Sannio Acque in rappresentanza dei singoli comuni del Sannio.

E’ l’ennesima clamoroso colpo di scena dell’iter che secondo l’EIC e il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, avrebbe dovuto condurre nel 2023 a costituire il nuovo gestore idrico della provincia di Benevento e che invece si è impantanato.

Vedremo prossimamente quale delibera proporrà il frastornato Pompilio Forgione ai 30 “signori delle acque” cioè i componenti del Consiglio del Distretto Sannita.

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”




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