A seguito di quattro esposti di Altra Benevento, il Comune tenta l’azzardo con una variante illegittima sperando nella benevolenza del Ministero
Comunicato stampa del 26 settembre 2024
Sono arrivati questa mattina gli ispettori del Ministero dell’Istruzione per verificare gli errori e le violazioni urbanistiche del progetto di abbattimento e ricostruzione delle scuole Torre-Sala a seguito dei quattro esposti presentati da Altra Benevento.
I funzionari ministeriali visiteranno anche il cantiere che finora non è stato neppure interamente recintato, dopo quasi sei mesi dal 31 marzo, data fissata per l’inizio dei lavori che fu confermata anche dalla Validazione dell’ufficio tecnico, per non rischiare di perdere il finanziamento di 17 milioni PNRR, nonostante le lezioni in corso.
Le attività di cantiere potevano cominciare almeno il 31 maggio, finite le attività scolastiche, ma finora sono stati solo devastati alcuni locali, senza neppure rispettare le norme di sicurezza, tanto da rendere inutilizzabile la scuola.
In una recente dichiarazione alla stampa il dirigente del settore LLPP, Antonio Iadicicco, ha giustificato il ritardo anche con la necessità di adeguare il programma di abbattimento alla scoperta di strutture in amianto che non erano indicate nel progetto.
Invece, il Comune sapeva benissimo che le pluviali sono di eternit ed infatti per diversi anni, fino allo scorso anno, ha incaricato una ditta di verificare la percentuale di fibre di amianto disperse all’intero e all’esterno della scuola per prevenire il rischio di tumori.
In realtà i lavori non sono cominciati soprattutto perché l’ufficio tecnico, dopo la Scheda Progetto del 2021, ammessa a finanziamento, ha inserito tra le superfici edificabili anche un tratto di via Enzo Marmorale per aumentare la volumetria edificabile da 22.000 a 26.200 metri cubi e costruire un inutile auditorium.
A febbraio scorso il tecnico esterno incaricato delle verifiche per la Validazione segnalò che per trasformare la strada in superfice edificabile occorre una variante urbanistica che però non è mai stata approvata.
Infatti, la giunta Mastella il 15 marzo con la delibera 63 ha approvato una variante tecnica al progetto spostando solo la sagoma dell’Auditorium ma senza ridurre la volumetria ed ha approvato elaborati progettuali “appezzottati” pieni di errori senza neppure tener conto delle prescrizioni della ASL.
Con la dichiarazione di Validazione proposta alla Giunta, l’Ufficio Tecnico ha accertato che il progetto era regolare, confermava il Cronoprogramma con inizio dei lavori al 31 marzo (nonostante la presenza di 500 alunni a lezione) e assicurava che non vi era la necessità di varianti che avrebbero potuto comportare ritardi.
Invece, il cantiere è stato consegnato alla ditta il 26 agosto ma i lavori, tranne piccole attività a singhiozzo, non sono cominciati perché il Comune si appresta a fare una variante per tentare di dimostrare che si possono correggere planimetrie e relazioni sbagliate ma giustificare ancora la chiusura di via Marmorale e i 4.000 metri cubi in eccesso.
Mastella ancora non spiega perché non vuole discutere la proposta di modifica che abbiamo presentato insieme al Comitato “salvare le scuole e il quartiere” e a Civico22 ed insiste per realizzare un progetto illegittimo con il rischio di perdere il finanziamento.
Il Ministero della Pubblica Istruzione, e soprattutto il Capo di Gabinetto, Giuseppe Recinto (che conosce Benevento per vecchie parentele), hanno finora dimostrato grande comprensione per il Comune di Benevento, anche con la concessione del finanziamento di 17 milioni grazie a due punti in più attribuiti per errore al progetto, ma siamo curiosi di capire come faranno gli ispettori ad accertare la regolarità di tutto questo guazzabuglio.
Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”