Dissesto-Finanze

Consiglieri super gettonati sull’orlo di una crisi di nervi

De Stasio e Picariello attaccano il “giornalaio” che ha pubblicato i compensi scandalosi. Perifano e Moretti chiedono di limitare le sedute delle commissioni ma De Pierro non vuole

Comunicato stampa del 5 marzo 2024

Ieri in Consiglio Comunale si è discusso anche di Gettonopoli, cioè la incessante corsa a fare più commissioni per raccattare 2.415 euro al mese.

L’argomento non era all’ordine del giorno ma ne hanno parlato per quasi due ore perché alcuni consiglieri proprio non hanno digerito i vari comunicati di Altra Benevento su questo argomento e le tabelle con i nomi che invece nelle determine di pagamento sono coperti da segreto con i dati sui gettoni pagati (8.477 nel 2023) e i costi a carico delle casse comunali, € 378.000 l’anno scorso.

Normalmente dalla maggioranza mastelliana nessuno risponde alle nostre imbarazzanti richieste di informazioni e chiarimenti, sicuri che la censura di buona parte della stampa che non pubblica i nostri comunicati, possa oscurare le informazioni non gradite.

Accade però, che a Palazzo Mosti si accorgono della circolazione delle notizie sui social e la pubblicazione di qualche testata e allora i nervi sono saltati e sono stati costretti a parlarne, impreparati e anche in modo scomposto, nel parlamentino cittadino, in collegamento internet e davanti ai giornalisti.

Ha cominciato la consigliera di opposizione, eletta con la lista di destra, Rosa De Stasio, all’apice della graduatoria dei più gettonati di gennaio scorso (66 presenze, una media di tre gettoni al giorno da 43 euro ognuno, per un totale di € 2.415, il massimo consentito) che si è arrabbiata assai con il “giornalaio” che ha diffuso la notizia.

Gli ha fatto eco Antonio Picariello, il più gettonato nel 2023 (13 presenze in consiglio e 603 in commissioni, quasi tre al giorno, per un totale di 23.100 euro nell’anno) che ha decisamente difeso il suo diritto ad essere presente quasi tutti i giorni al Comune, pur essendo un semplice consigliere, pagato per intero dal suo datore di lavoro l’ACER (ex IACP).

Per il termine “giornalaio” usato in modo dispregiativo per indicare i giornalisti che non pubblicano cose gradite a qualcuno, si sono giustamente risentiti gli operatori dell’informazione sanniti.

Alcuni si sono amareggiati più di altri: “ma come, noi siamo sempre ben disposti con l’amministrazione, pubblichiamo o non pubblichiamo come piace a voi e poi ci fate fare pure brutta figura?”

Altri, quelli che il loro mestiere lo fanno in libertà, se la sono legata al dito e non è bastata a ridurre la loro contrarietà la solidarietà subito espressa dall’addetto stampa del Comune, ex giornalista di politica del Sannio Quotidiano.

Ma a quale “giornalaio” si riferivano De Stasio  e Picariello?

Molti hanno pensato che il bersaglio fossi io, ma alcuni sono rimasti dubbiosi perché non sono giornalista e quindi neppure “giornalaio”, non vendo informazioni perchè il sito di altrabenevento.it non ha sponsorizzazioni e la lettura è gratuita.

E allora chi c’è nei cattivi pensieri di De Stasio, Picariello ed altri super gettonati?

Se non è Corona, sarà Vincenzo Iurillo, il giornalista del Fatto Quotidiano che ha pubblicato l’anteprima del dossier di Altra Benevento? Sarà Enzo Colarusso di LabTv che si intrufola nelle Commissioni che sono tutte aperte al pubblico? Sarà Paolo Bocchino del Mattino che ha riportato anche le difese del Palazzo? Saranno le redazioni di Anteprima 24 e Cronache del Sannio che hanno trattato la questione?

Ha provato a ironizzare sull’accaduto, Cristiano Vella, un bravo giornalista che ha scritto per varie testate e anche per Il Fatto Quotidiano, con un articolo pubblicato ieri su Ottopagine.it, criticando l’utilizzo dispregiativo di “giornalaio” che però anche il suo collega, Enzo Spiezia, usa spesso per apostrofare i giornalisti concorrenti.

Hanno difeso i giornalisti e i giornalai, Luigi Diego Perifano, capogruppo di Alternativa per Benevento, e Angelo Moretti di Civico 22, i quali dai banchi del Consiglio hanno riconosciuto che le riunioni di Commissioni sono esagerate, ricordando anche alcune proposte già formulate per organizzarle meglio.

Apriti cielo! Protestano subito i super gettonati.

Quindi, si è compreso anche ieri che limitare la corsa ai gettoni è cosa assai difficile a Benevento e impegnerà ancora per molto il Consiglio Comunale.

Ci ha provato il Segretario Generale con una circolare dell’anno scorso rimasta lettera morta; ci ha provato con vari incontri il presidente del Consiglio, Renato Parente, ma deve stare attento a non urtare le sensibilità che potrebbero compromettere la tenuta della maggioranza.

Non ci ha provato, invece, il vice sindaco Francesco De Pierro, che per la sua attività istituzionale incassa mensilmente la indennità di€ 7.245 il quale non si rende conto che è pericolosa la dipendenza da questo gioco ed invita i consiglieri a continuare come fatto finora.

Dobbiamo aspettare un poco per sapere se riuscirà la Corte dei Conti a convincere i consiglieri super gettonati che sono pagati con i soldi dei cittadini e quindi non devono esagerare.

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”

 

Scandalo Gettoni, € 11.883 a gennaio 2022, € 37.492 a gennaio 2024

A Benevento le presenze in Consiglio e Commissioni erano 277 nel primo mese 2022, sono diventate 827 a gennaio 2024. Il gettone è sempre € 43 ma i consiglieri fanno più sedute per discussioni che non competono.

Post del 2° marzo 2024

I cittadini di Benevento sono indignati per la corsa al gettone di presenza dei consiglieri comunali di Benevento che nel 2022 erano 6.581 e sono diventati 8.477 nel 2023 per la spesa di € 378.500 a carico delle casse comunali.

Altra Benevento ha pubblicato le tabelle dei compensi scandalosi e i verbali delle commissioni durate pochi minuti per il gettone di € 43 euro a testa, uno schiaffo ai cittadini in difficoltà, ma i loquaci consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, tribuni in Consiglio Comunale, sono rimasti in imbarazzato silenzio con la speranza che la stampa amica li aiuti a nascondere la vergogna.

Il sindaco fa sapere che lui non c’entra, invece si agita preoccupato il Presidente del Consiglio che però si limita ad invitare i consiglieri ad essere sobri mentre la Segreteria Generale paga i gettoni del mese di gennaio di quest’anno che costano 37.491,74 euro, una indecenza.  

Per ogni presenza in consiglio e commissione, al singolo consigliere si pagano € 42,90 dal 2016 ma dal 2022 è aumentato il tetto massimo mensile: era di € 1.183,61 nel 2021, salito a € 1.706 nel 2022, aumentato a € 2.022 l’anno scorso e ora è arrivato a € 2.415.

Quindi, per incassare più soldi, i consiglieri devono fare più commissioni che durano sempre meno. anche per semplici informazioni o discussioni non pertinenti, alle quali la maggioranza di loro partecipa da remoto, cioè collegati con il cellulare.

A gennaio del 2002 le sedute di commissioni furono 277 per la spesa di 11.883,30 euro e nessun consigliere percepì il massimo, ma ancora non era chiara l’applicazione della Legge Finanziaria.

A gennaio 2023 i consiglieri hanno partecipato a 648 sedute di discussione per la spesa di € 30.054, uno solo percepì il massimo consentito di € 2.022.

A gennaio 2024 le presenze sono diventate 827, in un solo mese, da parte di consiglieri, che però svolgono sempre la stessa attività istituzionale senza ulteriori competenze o aggravio di responsabilità.

In questa Tabella allegata alla ultima determina di liquidazione, non sono indicati i nomi dei consiglieri, compaiono solo numeri sconosciuti di matricole.

Non commenta il vice sindaco, assessore alla Trasparenza, Francesco De Pierro che percepisce una indennità fissa mensile di € 7.245, il doppio di quella pagata nel 2021 quando fu nominato.

Neppure i consiglieri di opposizione hanno protestato per questo modo inaccettabile di nascondere l’identità dei “rappresentanti del popolo”.

I cittadini hanno il diritto, riconosciuto per legge, di sapere quanto percepiscono i singoli consiglieri e perciò abbiamo elaborato la tabella che qui pubblichiamo, con la indicazione dei nomi, i gettoni,  e i compensi.

Si nota che cinque consiglieri hanno raggiunto il massimo consentito di € 2.415 euro.

Rosetta De Stasio, consigliere di opposizione di destra, che ha partecipato ad un consiglio comunale e 65 riunioni di commissione (praticamente tre al giorno);

Angelo Miceli, consigliere di opposizione di centro sinistra, con una presenza in consiglio ed altre 60 in commissioni;

Antonio Picariello, transitato dall’opposizione alla maggioranza, che ha partecipato ad un consiglio e 58 commissioni;

Luigi Scarinzi, consigliere traballante di maggioranza, con una seduta di Consiglio ma 58 presenze in commissione;

Giovanni Zanone, consigliere segretario politico di Mastella, una partecipazione in consiglio comunale e la presenza in 57 sedute di commissioni, anche per delega di altri colleghi.

Siamo convinti che dopo questa nostra ennesima denuncia pubblica sullo stesso argomento, adesso qualcuno si degnerà di rispondere qualcosa, magari per annunciare le solite querele ad Altra Benevento, perché sicuramente i giornalisti locali si scateneranno per pretendere chiarimenti da fornire ai cittadini.  

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”  

Gettoni, € 2.100 regalati a 15 consiglieri (6 di opposizione) per commissioni “farsa”

Luigi Scarinzi incassa 5 gettoni per i collegamenti dalla spiaggia e poi presiede 4 commissioni tra luglio e agosto, pagate normamente, che non discutono alcunchè.

Post del 27 febbraio 2024

Dopo la prima parte del dossier di Altra Benevento, anticipato da Il Fatto Quotidiano, sui gettoni di presenza ai consiglieri comunali di Benevento costati ai cittadini 378.500 euro solo per l’anno 2023, da palazzo Mosti trapela imbarazzo e preoccupazione.

Il sindaco Mastella sostiene che il problema non è suo ma raccomanda parsimonia.

Il presidente del Consiglio, Renato Parente, ieri ha convocato i presidenti delle Commissioni, ma ufficialmente non ha censurato nessuno, raccomandando solo cautela e maggiore attenzione al rispetto delle competenze.

Come qualche giornalista osserva, la questione è delicata perchè convincere i sei consiglieri di maggioranza che hanno incassato più di 20.000 euro in un anno a ridurre i gettoni, comporta qualche rischio per la tenuta della amministrazione Mastella.   

Di conseguenza gli amministratori tentano di minimizzare e sostengono che, in fin dei conti, c’è stata solo qualche commissione durata pochi minuti e poi il caso del consigliere Luigi Scarinzi che ha partecipato “da remoto” cioè collegato con il cellulare mentre era in spiaggia, solo alla seduta del consiglio comunale del 20 luglio 2023.

In verità, nella settimana della vacanza in Albania, dal 17 al 22 luglio 2023, Scarinzi (nella foto) la “partecipato” con il cellulare non solo alla seduta del Consiglio ma anche a 4 Commissioni (Finanze, Ambiente, Servizi Sociali, Società Partecipate) incassando quindi 5 gettoni da 42,90 euro, per un totale di 215 euro. Più o meno il costo del soggiorno settimanale in Hotel lusso in quella zona.

Tornato in patria, Scarinzi ha partecipato con il cellulare anche alla Commissione Cultura del 24 luglio e alla Commissione Sevizi Sociali del giorno successivo.

Rientrato finalmente in città, ha partecipato, fisicamente, il 27 luglio, alla riunione della Commissione Lavori Pubblici di cui è presidente.

Una seduta scandalosa!

Infatti, come da verbale che pubblichiamo, dopo aver constatato il numero legale per la presenza di 12 consiglieri (5 in sala e 7 da remoto) “dà inizio e comunica direttamente che venerdì 28-07-2023 alle ore 10 ci sarà la Congiunta Sport-LLPP con il Dirigente delle Opere Pubbliche Arch. Antonio Iadicicco. O.d.G. ‘Paladua’”.

Questo è tutto! Subito dopo la commissione si scioglie.

Incredibile!

Una riunione di commissione solo per comunicare la convocazione di un prossimo incontro con il dirigente del settore.  Nessuno ha protestato.

Costo per le casse comunali: 515 euro per il gettone di 42,90 a 8 consiglieri di maggioranza (Scarinzi, Guerra, Picariello, Barbieri, De Mercurio, Capuano, Zanone, Iannelli) e 4 di opposizione (De Stasio, Fioretti, Miceli, e Sguera)-

La stessa commissione dopo aver ricevuto informazioni sul Paladua nelle sedute del 28 luglio e 2 agosto, si riunisce il 7 agosto ancora per discutere lo stesso argomento.

Dal verbale (foto) dopo l’elenco dei consiglieri presenti (4 fisicamente ed altri 10 collegati con il cellulare) si legge solamente che “Resta ancora ferma la situazione Paladua alla sintesi del 2 agosto”.

Due righe per prendere atto che non ci sono novità. Costo a carico delle casse comunali: 600 euro!

Tanto sono costati i gettoni pagati a tutti i 14 consiglieri (9 di maggioranza: Scarinzi, Guerra, Picariello, Capuano, Barbieri, De Mercurio, Palladino, Zanone, Iannelli; 5 di opposizione: De Stasio, De Longis,  Miceli, Megna e Sguera).

Ma l’elenco delle scandalose commissioni consiliari convocate e presiedute da Luigi Scarinzi, non finisce qui.

Ne segnaliamo, per ora, altre due.

La seduta dell11 agosto 2023 ore 10.00. Dal verbale (foto) risulta: “Si cerca di contattare telefonicamente l’ing, Timossi che non ha recato risposta. La Commissione è sciolta alle ore 10,45”.

Quindi non si discute di niente ma il costo è di 472 euro per i gettoni a 11 consiglieri (7 di maggioranza e 4 di opposizione).

Seduta del 29 agosto, ore 10,30.  Dal verbale, dopo l’elenco dei presenti (4 fisicamente, 8 da remoto) si legge solamente “Paladua: ancora situazione ferma. Si invita l’arch. Iadicicco a presenziare alla prossima commissione insieme all’ing. Timossi per trovare una soluzione”.

Nient’altro!

Costo: 515 per i gettoni a 12 consiglieri (8 di maggioranza, 4 di opposizione).

Solo per queste quattro scandalose sedute di commissioni durate pochi minuti senza alcuna duscussione, il Comune ha buttato al vento 2.100 euro che potevano servire per garantire servizi ai cittadini bisognosi.

Sarebbe bello che i consiglieri che hanno beneficiato di questi regali, elegantemente restituissero i soldi alle casse comunali, prima della richiesta della Corte dei Conti.

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”  

Violato il segreto sulla identità dei consiglieri comunali costati € 378.570

Altra Benevento pubblica la tabella con i nomi dei 31 eletti, le presenze e i pagamenti anche per la partecipazione online con il cellulare a fantasiose commissioni.

Post del 26 febbraio 2024

Con la finanziaria 2022 (Legge 30 dicembre 2021, n. 234) del governo Draghi, sono state aumentate progressivamente le indennità per sindaco, assessori e presidente del Consiglio, .fino a raddoppiarle da quest’anno.

Lo Stato rimborsa solo l’aumento dal 2021 e quindi rimane a carico delle casse comunali circa la metà della spesa che per quest’anno sarà di 668.000 euro.

Nessuna legge ha previsto l’aumento del gettone di presenza per i consiglieri, che a Benevento è di 42,90 euro, ma è aumentato il compenso massimo mensile, tutto a carico delle casse comunali, che per ognuno è pari al 25% della indennità del sindaco.

Nel 2021 era di € 1.183,61 e quindi bastavano 27 presenze ogni mese in consiglio o commissioni; nel 2022 è salito a € 1.706,74 (una media di 40 gettoni a testa); nel 2023 per raggiungere il massimo del compenso mensile di € 2.2002,92 bisognava partecipare a 46 consigli/commissioni.   

Quindi dal 2021 le sedute delle commissioni consiliari sono aumentate ogni anno e sono cresciuti i compensi.

Si discute di tutto ma per poco tempo (nel 2023, ufficialmente per ogni commissione 40 minuti, in media, ma in realtà molto meno).  Molte commissioni sono state convocate per informazioni che si potevano fornire con una email o un messaggio whatsapp.  .

In media solo il 25% dei consiglieri è fisicamente presente, gli altri partecipano online con il cellulare.

Nel 2023 il Comune ha speso € 378.570 (compreso IRAP) per 8.477 presenze ai consigli e alle commissioni dei 31 eletti. Nel 2022 erano 6.581 e i consiglieri svolgevano comunque l’attività istituzionale.

I pagamenti mensili sono stati effettuati con Determine della Segreteria Generale ma nei prospetti i consiglieri sono stati indicati con numeri di matricola sconosciuti, senza mai scrivere i nomi.

Questa prassi è inaccettabile perché devono essere identificabili gli amministratori pubblici che percepisco compensi.

Abbiamo più volte chiesto all’amministrazione di rendere nota la identità dei soggetti che hanno percepito i gettoni di presenza ma il segreto è stato mantenuto e nessun consigliere ha protestato.

E’ un atteggiamento arrogante che contestiamo decisamente e per questo ci assumiamo la responsabilità di pubblicare la tabella con i nomi dei consiglieri, le loro presenze e i pagamenti ricevuti dall’Ente.  

Nella tabella pubblicata sopra sono indicati i nomi dei consiglieri, il loro numero di matricola e i compensi annuali; in alto gli otto consiglieri che hanno ricevuto più di 20.000 euro per l’anno 2023.

Il più “gettonato” è Antonio Picariello, eletto con la lista Alternativa per Benevento ma subito transitato dall’opposizione alla maggioranza mastelliana, diventando presidente della Commissione PICS.

L’anno scorso ha partecipato a 13 consigli comunali e 603 commissioni, con un picco di 69 presenze nel mese di marzo, quasi tre per ogni giorno feriale. Ha raggiunto il compenso massimo consentito ogni mense (evidenziato in rosso nella tabella) per otto volte, per il totale di € 23.101,86

Picariello è dipendente ACER (ex IACP) che gli paga lo stipendio intero anche quando è assente, praticamente quasi tutti i giorni, per consigli e commissioni.

Al secondo posto nella graduatoria dei più gettonati, c’è Rosetta De Stasio, consigliere di opposizione eletta con un lista di destra, anche lei ha superato il tetto mensile per otto volte. Ha percepito € 22.801,56 euro nell’anno per 585 presenze con un picco di 60 nel mese di luglio. La De Stasio è avvocato libero professionista.

Terzo è Luigi Scarinzi, consigliere di maggioranza, con 22.686 euro e 577 presenze in consiglio o commissione, picco di 57 a febbraio. Scarinzi è dipendente ASL che lo paga per intero quando è impegnato per l’attività istituzionale al Comune di Benevento.

Quarto, Antonio Capuano, di maggioranza, libero professionista, ha percepito 22.244 euro per la partecipazione a 567 tra consigli e commissioni, picco di 62 a marzo,

Quinto è Angelo Miceli, avvocato libero professionista, consigliere di opposizione eletto con Alternativa per Benevento, ha ricevuto € 22.242 per 542 presenze con il picco di 60 a marzo.

Sesto, Rosario Guerra, libero professionista, consigliere di maggioranza, presente 525 volte, picco di 60 a marzo, per il compenso annuale di € 21.568, 525

Settima, Adele De Mercurio, consigliere di maggioranza, dipendente di una società della Regione Campania, presente 533 volte, picco di 62 a marzo, ha ricevuto 21.426 euro.

Ottavo è Giovanni Zanone che ha ricevuto 20.470 euro per 489 presente, picco di 52 nel mese di marzo.

Seguono i consiglieri Vincenzo Sguera, Italo Barbieri, Mara Franzese, Giovanna Megna e Alboino Greco che hanno ricevuto compensi tra 10.000 e 20.000 euro.

A scendere 11 consiglieri che hanno ricevuto tra 5 mila e 10 mila euro: Panunzio, Farese, Fioretti, Iannelli, Palladino, De Lorenzo,  Martignetti, Mignone, De Longis, Varrichio, De Lipsis.

Infine sette consiglieri che hanno ricevuto meno di 5.000 euro: Petrone, Perifano, Lauro, Moretti, Piccaluga, Tomaciello, Giorgione..

Qui sotto la tabella con le presenze e i compensi mensili.  

Scarica qui la Tebella completa (PDF)

Torneremo sui lavori delle Commissioni Consiliari, anticipati da Il Fatto Quotidiano con l’articolo di Vincenzo Iurillo “La giostra scatenata delle sedute al Comune di Benevento: 8500 gettoni in un anno. Riunioni per annunci da 16 parole e atti già noti, consiglieri ‘presenti’ dalla spiaggia”

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”  

La Vuota Panoramica lascia un buco di almeno € 18.000

Tosap ridotta al 20% perchè la giostra doveva attrarre turisti al freddo e sotto la pioggia. Ora eliminare le tasse per le bancarelle del Mercato a Santa Colomba

Post del 15 febbraio 2024

Lascia Benevento la ruota panoramica montata in piazza Risorgimento e autorizzata dalla Giunta Comunale come “indubitabile attrazione turistica”. (Foto della inaugurazione pubblicata da Cronache del Sannio, si notano da sinistra, gli amministratori comunali Zanone, Franzese, Capuano, Ambrosone, Greco, Mastella, De Pierro, Pasquariello, Picariello)

Ovviamente non si sono viste le file di visitatori accorsi in città per volteggiare sulla giostra al freddo e sotto la pioggia, ma la ditta ha comunque risparmiato almeno 18.000 euro.

Cose che possono succedere solo in questa città al tempo di Mastella sindaco !

Con la delibera n. 161 del 19 luglio 2023, approvata da Clemente Mastella, Francesco De Pierro, Luigi Ambrosone, Attilio Cappa, Molly Chiusolo, Mario Pasquariello, Alessandro Rosa, Carmen Coppola, Antonella Tartaglia Polcini e Maria Camela Serluca, fu autorizzata la installazione della ruota in piazza Castello dal 27 novembre all’8 gennaio (43 giorni) con lo sconto del 50% sull’ammontare della Tassa Occupazione Suolo Pubblico, calcolata per 336 metri quadrati, perché “l’iniziativa è dedicata alla promozione e valorizzazione della città di Benevento, con indubitabile carattere di attrattività dal punto di vista turistico”.

La Soprintendenza Beni Culturali, però, ha ritenuto che la giostra in piazza Castello non solo non avrebbe “valorizzato” il monumento, ma l’avrebbe deturpato.

Quindi la Giunta, con la delibera n. 251 del 27 ottobre, approvata da Mastella, De Pierro, Ambrosone, Cappa, Chiusolo, Pasquariello, Rosa, Coppola, autorizzò il montaggio della giostra in piazza Risorgimento per un periodo maggiore, 73 giorni, dal 7 novembre fino all’18 gennaio.

La Giunta decise anche di concedere il patrocinio, la compartecipazione dell’Ente e di aumentare lo sconto sulla Tassa, dal 50% al 80%, per “la finalità di interesse generale di tale evento e la presenza di una utilità sociale dallo svolgimento della manifestazione in oggetto comportante ricadute positive per la collettività, e di promozione turistica della Città”.

Quindi la ditta veniva invitata a pagare per la Tosap, solamente € 2.026,12, anziché 10.130,60 euro,  calcolati su 336 metri quadrati.

Ma Altra Benevento il 28 dicembre ha segnalato che la superficie occupata dalla ruota superava di gran lunga quella dichiarata e solo la estensione dell’area transennata misurava 562 metri quadrati.

Quindi, il 5 gennaio i Vigili Urbani guidati all’allora comandante della Polizia Municipale, Bosco Fioravante, dopo aver controllato comunicarono che la superfice transennata era estesa 512 mq. e non 336 mq come dichiarato (ma non hanno calcolato lo spazio laterale che benchè transennato solo in parte era utilizzato dalla ditta per la sosta delle proprie auto).

Se Altra Benevento non avesse effettuato le misurazioni e segnalato il caso, l’amministrazione si sarebbe accorta che un privato a Benevento occupa il suolo pubblico per una estensione maggiore del 50% rispetto a quella dichiarata?

Se fosse successo ad un commerciante locale con la bancarella, i tavoli e le sedie o ad un gruppo di cittadini per un gazebo di raccolta firme, qualcuno avrebbe immediatamente controllato e sanzionato?

Perché il controllo della Polizia Municipale alla Ruota Panoramica non è stato fatto il 7 novembre, al momento del montaggio?

Chi ha deciso di fare la verifica dopo due mesi e solo a seguito della segnalazione di Altra Benevento?

L’11 gennaio Mastella, De Pierro, Ambrosone, Cappa, Chiusolo, Pasquariello, Rosa, Coppola, Tartaglia Polcini e Serluca, con la delibera n. 5/2024, hanno preso atto che la superficie occupata era maggiore ed hanno concesso l’autorizzazione fino al 18 febbraio, sempre con lo sconto dell’80% perché “l’iniziativa ha riscosso un grande successo di pubblico contribuendo alla promozione e valorizzazione della città di Benevento, con indubitabile carattere di attrattività dal punto di vista turistico”.

Quindi, la Giunta comunale al gran completo ha accertato la presenza notevole dei turisti accorsi a Benevento per girare sulla ruota nonostante il vento, la pioggia e il freddo umido, dal 7 novembre.  

Risultato: per la Vuota Panoramica il Comune di Benevento avrebbe dovuto incassare € 22.012,90 (Tosap 0,413 x mq. 512,50 x 104 giorni) ed invece ha ricevuto, € 3.338,34 (€ 2.026, 04 dal 7/11/2023 al 18/1/2024 + € 1.312,30 dal 19/1 al 18/2).

Se l’Ente dovesse recuperare il versamento per la maggiore superfice occupata, l’incasso totale sarebbe pari a € 4.402,58, comunque 18.000 euro in meno rispetto a quanto dovuto senza il ridicolo “sviluppo turistico accertato”.

Ma non abbiamo udito le proteste dei consiglieri di opposizione, neppure nelle costosissime riunioni delle Commissioni Consiliari.

Con la giostra di Piazza Risorgimento, l’amministrazione Mastella ha creato un pericoloso precedente: qualunque privato ritiene di svolgere una attività che, anche per assurdo, possa attrarre turisti, ha diritto ad uno sconto notevole sulle tasse comunali.

È giusto, quindi, eliminare totalmente, ad esempio, la Tassa Occupazione Suolo Pubblico per il Luna Park e le bancarelle della festa della Madonna delle Grazie o quelle del mercato a Santa Colomba, che sicuramente richiamano molti più visitatori in città di quelli giunti per girare sulla Vuota Panoramica

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”

Benevento, la corsa ai gettoni dei consiglieri comunali, coperti da segreto

Giunta e Consiglio costano più di un milione di euro all’anno. Protesta solo il Movimento Altra Benevento e la stampa locale non vuole approfondire

Post dell’13 febbraio 2024

Dagli inizi del 2022 grazie alla legge n. 234 del 30 dicembre 2021 (finanziaria 2022) approvata su proposta del governo Draghi, sono state raddoppiate le indennità per gli amministratori locali.

A Benevento la spesa per il sindaco, gli assessori e il presidente del Consiglio che era di 366.580,08 euro (tasse comprese) nel 2021, è salita nel 2023 a € 545.387,16 e nel 2024 sarà di € 688.016,66.

Solo il sindaco rinuncia ad una parte per motivi fiscali, gli altri non lasciano nulla.

Una parte di quella spesa è rimborsata dallo Stato ma per il resto grava sulle casse comunali.

Nessuna legge dello Stato consente invece l’aumento del valore del Gettone di presenza dei consiglieri nelle commissioni o nelle sedute di consiglio. Però l’articolo 82, comma 2, del TUEL prevede che il tetto mensile che ogni consigliere non può superare deve essere pari ad un quarto della indennità assegnata al sindaco.

Ad ottobre 2021, al momento delle elezioni, ognuno degli attuali 31 consiglieri non poteva percepire più di € 1.183,61 al mese, cioè una media di 27 sedute al mese per ognuno. (Il presidente Renato Parente, nella foto, riceve una indennità fissa mensile)

Le  Commissioni si svolgevano regolarmente in numero sufficiente per garantire la propria attività istituzionale.

Nel 2022 il tetto mensile è salito a € 1.706,74 (una media di 40 gettoni a testa) e sono improvvisamente aumentate le sedute delle Commissioni.

Secondo i prospetti redatti dalla Segreteria Generale dell’Ente i consiglieri nel 2022 hanno partecipato complessivamente a n. 6.581 sedute per la spesa totale di 299.000 euro

Nel 2023 il compenso massino mensile possibile è salito a € 2.002,92 (in media 46 sedute a testa) e le commissioni sono aumentate ancora.

La Segreteria Generale dell’Ente ha riconosciuto n. 8.477 sedute di commissioni e consigli, anche dei consiglieri collegati on line con il cellulate (60% dei presenti).

Alcuni consiglieri hanno superato più volte il numero di 60 sedute al mese, un consigliere è arrivato a 69, cioè tre per ogni giorno lavorativo.

Per il 2023 i gettoni di presenza ai 31 consiglieri comunali di Benevento sono costati 377.000 mila, sette di loro hanno superato le 500 commissioni in un anno.

Ovviamente per arrivare a numeri così alti con compensi elevati bisogna partecipare a molte commissioni e quindi gli argomenti diventano davvero tanti e la durata di ogni seduta si accorcia.

Sulla carta durano in media 45 minuti ma in realtà i consiglieri si sbrigano molto prima e più della la metà partecipa online con il proprio cellulare mentre è in spiaggia, in strada, in viaggio, in ufficio o impegnato in altre faccende.

Tutti però percepiscono 43 euro a commissione.

E’ uno scandalo, uno schiaffo alla miseria di questa città, a danno delle casse comunali che sono sempre insufficienti per garantire servizi e assistenza.

Al momento non è possibile sapere quanto ha incassato ogni consigliere perché nei prospetti di pagamento del voce Segretario Generale non ci sono i nomi, compaiono solo numeri di matricole sconosciute.

Anche questa è una prassi inaccettabile perché diverse leggi dello stato prevedono espressamente il diritto dei cittadini di sapere quali sono i compensi pagati ad ogni singolo amministratore.

Le informazioni sono sottratte anche ai giornalisti che però non protetano

Il segreto garantito ai consiglieri comunali di Benevento è intollerabile e quindi chiediamo ad ognuno di loro, di maggioranza e di opposizione, di auto dichiarare qual è il proprio numero di matricola, a quanti consigli o commissioni ha partecipato nel 2023 e quanto ha incassato.

Nel 2024 i compensi per Giunta e Consiglio costeranno più di un milione di euro (senza considerare rimborsi spese, auto di rappresentanza, trasferte ecc)

Le  indennità per il sindaco, gli assessori e il presidente del Consiglio Comunale costeranno 668.000 euro, buona parte a carico del Comune di Benevento.

I gettoni per i Consiglieri comunali costeranno 450.000 euro, tutti a carico dei cittadini.

Quindi abbiamo il diritto di sapere.  

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”

Raddoppiano in 2 anni i compensi per gli assessori di Benevento

La spesa complessiva per le indennità al sindaco, i nove assessori e il presidente del consiglio è lievitata a 688.000 euro. Era di € 366.000 nel 2021

Post dell’9 febbraio 2024

Dal primo gennaio 2024 aumentano le indennità anche per gli amministratori del Comune di Benevento, come previsto dalla Legge Finanziaria 2022 che ha raddoppiato quelle pagate ad ottobre 2021, ultime elezioni comunali.

Per il sindaco Clemente Mastella è prevista una indennità di € 9.660 che nel 2021 era di € 4.509 ma il primo cittadino ha confermato la riduzione a 3.860 euro per problemi fiscali, cioè evitare il cumulo eccessivo con la pensione da parlamentare (da diversi anni Mastella conferma una dichiarazione dei redditi di € 250.000 all’anno).

Il vice sindaco Francesco De Pierro (deleghe PICS , Trasparenza, Legalità, Anticorruzione) riceve una indennità mensile di € 7.245, più del doppio di quella percepita ad ottobre 2021 di € 3.381,75.

Gli assessori Mario Pasquariello (Lavori Pubblici- Edilizia Scolastica) e Attilio Cappa (Turismo e Cimitero), essendo liberi professionisti, percepiscono la indennità intera prevista di € 5.796,00 che ad ottobre 2021 era di € 2.705,40.

L’assessora Maria Carmela Serluca (Finanze) è dipendente del Ministero Istruzione ma ha scelto l’aspettativa non retribuita. Pertanto il Comune le versa l’indennità mensile intera di € 5.796,00 e deve pagare anche i contributi mensili € 2.489,38. Ad ottobre 2021 Serluca percepiva dal Comune la indennità di € 1.352,70 perché lavoratore dipendente e quindi percettore di reddito.

Gli assessori Luigi Ambrosone (Commercio- Trasporti), Carmen Coppola (Personale –Servizi Sociali), Alessandro Rosa (Ambiente), Antonella Tartaglia Polcini (Cultura), come lavoratori dipendenti e quindi percettori di altro reddito, ricevono dal Comune l’indennità dimezzata di € 2.898,00. Nel 2021  era di € 1.352,70

L’assessore Molly Chiusolo (Urbanistica) nel 2021 era libero professionista e percepiva l’indennità intera di € 2.705,40. Ora è dipendente della Provincia e quindi riceve dal Comune l’indennità dimezzata di € 2.898,00 che comunque supera quella di due anni fa.

Anche il Presidente del Consiglio Comunale, Renato Parente, come l’assessore Serluca, ha scelto l’aspettativa non retribuita. Conserva il posto all’INAIL, il Comune gli paga ogni mese l’indennità mensile di € 5.796,00 (era di 2.705,40 euro nel 2021) e versa anche i contributi pari ad euro € 1.919,63

Il vice sindaco De Pierro, gli assessori Pasquariello, Cappa, Serluca, Chiusolo, Coppola, Ambrosone, Rosa, Tartaglia Polcini e il presidente del Consiglio hanno deciso di NON RIDURRE le proprie indennità che per il 2024 costano 688.016,66 euro, tasse comprese.

Nel 2021 la spesa, indennità più tasse, era di € 366.580,08  

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”

Mastella: “per cinque anni non ho preso indennità”. Non è vero, ha ricevuto € 170.000

A LA7 sorprendenti dichiarazioni dell’ex ministro della Giustizia. Evidentemente fa confusione perchè è stressato dalla inarrestabile crisi politica

Post del 6 febbraio 2024

E’ nota la cura maniacale di Clemente Mastella per la propaganda, a livello locale e nazionale, ma la sua attuale crisi politica lo mette in grave difficoltà ed è costretto ad inventarsi notizie non vere.

Qui nel Sannio, alle testate giornalistiche chiede di dare grande risalto alle iniziative di cui si attribuisce il merito e che i cittadini possono considerare favorevolmente, ma non gradisce che siano pubblicate le notizie sconvenienti o le critiche dei cittadini.

Ci riesce facilmente per la propensione di gran parte dei giornalisti, direttori ed editori locali, a servire il potente di turno.

Mastella ci tiene molto a comparire anche sulle televisioni nazionali per commentare gli argomenti più stravaganti ed inutili, anche a costo di sembrare ridicolo, perchè quelle apparizioni servono per dimostrare ai sudditi beneventani che lui è uno conosciuto, considerato e con amici importanti anche tra i giornalisti.

Ma recentemente, dopo la imbarazzante e patetica partecipazione a Porta a Porta per commentare la “discesa in campo” di Berlusconi del 1994, Mastella ha stupito tutti con le sue dichiarazioni a La7 a proposito dei costi degli amministratori pubblici.

Nel corso della trasmissione “L’aria che tira” del 29 gennaio si è presentato come amministratore virtuoso, addirittura un esempio da imitare, perché HA DICHIARATO che dal 2016 per cinque anni, quindi fino alle elezioni del 2021, NON HA PERCEPITO LINDENNITA’ di Funzione e che dal 2022 ad  oggi riceve solo la indennità di 1.800/1.900 euro  al mese. 

Ma queste informazioni non sono vere. Sono favole!

Nella campagna elettorale del 2016 aveva promesso che avrebbe rinunciato all’indennità spettante al sindaco per l’intera durata del mandato, potendo contare sul corposo vitalizio da attività parlamentare.

In realtà non ha percepito l’indennità per un solo anno, esattamente dal 20 giugno del 2016 al 30 giugno del 2017. 

Poi, dal 1° luglio 2017 al 31 dicembre 2018 Clemente Mastella ha ricevuto dal Comune di Benevento l’indennità di  € 1.657,05 mensili. 

Dal 1° gennaio del 2019 fino al 21 ottobre del 2021 gli sono stati liquidati 3.860,46 mensili e poi anche la liquidazione per fine mandato di € 13.327,03.

Quindi per i primi cinque anni da sindaco, Mastella che a LA7 ha dichiarato “non ho avuto niente…, non ho preso niente, mai niente…” ha ricevuto dal Comune di Benevento in totale più di 170.000 euro

L’ex ministro della Giustizia, dichiara pure che siccome si trova “in difficoltà” perché paga lui tutte le spese, da gennaio 2022 percepisce una indennità di 1.800 o 1.900 euro.

In realtà da novembre 2021 ad oggi il prinìmo cittadino percepisce 3.860,46 mensili perchè rinuncia a parte dell’indennità al fine di non cumulare il reddito con la pensione da giornalista (attività esercitata per pochissimi mesi) e il Vitalizio da parlamentare per un totale di circa 200.000 euro all’anno.

Possibile che Mastella pur di apparire a livello nazionale come un bravo amministratore, esempio da seguire, dice cose che non rispondono alla verità?

Oppure si è confuso per il grande stress procurato dalla sua inarrestabile crisi politica che ultimamente lo fa apparire meno lucido?

Naturalmente non si sono accorti delle notizie non vere i consiglieri di opposizione e i suoi amici giornalisti locali, che non si permettono di fargli domande imbarazzanti.

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”

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