“Gli studenti di Benevento non hanno la prostata ingrossata”

Il commento dell’avv. Gino De Pietro alla Ordinanza del sindaco Mastella che chiude di nuovo tutte le scuole della città per una interruzione idrica di pochissime ore.

Benevento, 6 maggio 2024.

Il sindaco di Benevento, Clemente Mastella considerato che è prevista la riduzione idrica dalle ore 21 del 7 maggio alle ore 6 del giorno successivo solo nella parte alta della città, ha chiuso tutte le scuole pubbliche e private di tutta la città, con la Ordinanza n.25 del 3 maggio, rettificata lo stesso giorno con la Ordinanza n. 28.

L’avv. Gino De Pietro che aveva già commentato la chiusura delle scuole del 5 e 6, ci ha fatto pervenire il testo che pubblichiamo integralmente.

Per il giorno 8 maggio 2024 il sindaco di Benevento ha disposto la chiusura delle scuole di Benevento di ogni ordine e grado per lavori relativi alla condotta idrica che serve una parte soltanto della città e non tutta la città e, quindi, non tutte le scuole.

Questa volta non si è fatto vanto di aver spostato il giorno dei lavori come nella precedente occasione (vedi precedenti del 5 e 6 aprile) ma non è detto che non abbia, anche questa
volta, qualche “merito” a tal riguardo. Sarebbe interessante se qualche autorità esplorasse il tema per “dare a Cesare quel che è di Cesare”.

Tuttavia, anche questa volta, è stato molto lungimirante in quanto, per lavori che cessano alle 6 del mattino e, quindi, col ripristino dell’erogazione dell’acqua entro le 9 o massimo le 10 del mattino, secondo le stesse prudenziali indicazioni emergenti dal provvedimento, si è ordinata la chiusura di tutte le scuole – ivi comprese quelle non interessate dall’interruzione – per pretese ragioni igienico-sanitarie.

E’ bene evidenziare che, molto probabilmente, la fornitura idrica sarà ripristinata addirittura prima dell’inizio delle lezioni, visto quello che è accaduto in altre, precedenti, occasioni.

Poiché, comunque, la scuola è frequentata, di norma, da studenti che non superano i 19 anni e che, quindi, non dovrebbero, in generale, avere problemi prostatici o di perdite urinarie, né problemi di incontinenza di altro genere, tenere aperte tutte le scuole era doveroso non ricorrendo alcuna emergenza idrico-sanitaria, in quanto si poteva disporre che l’accesso ai bagni era consentito non prima delle 10 del mattino – che corrisponde approssimativamente alla fine della seconda ora di lezione – e anche prima se il servizio fosse stato ripristinato prima, come è già successo grazie all’efficienza della ditta che opera i lavori.

Del resto in tempi non lontani a scuola era regola che non si “uscisse” dall’aula per recarsi in bagno prima della fine della seconda ora.

Non si può e non si deve far riferimento all’età del personale scolastico, visto che tutti gli altri uffici, dove operano lavoratori di analoga età, sono stati lasciati aperti.

Non merita alcun commento la tartufesca (non nel senso, ovviamente, dell’ottimo gelato italiano) contorta formulazione adoperata per gli altri uffici, adoperata, chiaramente, al finedi aggirare – senza affrontarle, come è tipico del personaggio – le critiche indirizzate alle precedenti, stravaganti, ordinanze che meriterebbero la pubblicazione in riviste specializzate.

Stante l’assordante silenzio che ha accompagnato questa come altre vicende, mi domando se abbiano abrogato nottetempo, senza che si sia saputo da parte dei comuni cittadini,
l’istituto dell’interrogazione e dell’interpellanza consiliare.

Se, come credo, non è stato ancora provveduto a tanto, sarebbe troppo chiedere se qualcuno non ritenga giunto il momento di interrogare o interpellare il sindaco sulle seguenti questioni:

  1. come mai chiude anche le scuole servite regolarmente dalla fornitura idrica
  2. come mai chiude le scuole quando il servizio, nella peggiore delle ipotesi, sarà regolarmente ripristinato tra la prima e la seconda ora di lezione
  3. come mai chiude sempre e solo le scuole
  4. se ritiene, nella sua ampia conoscenza delle vicende storiche, geografiche, politiche, umane, filosofiche, parlamentari, governative ed europee dell’ultimo secolo, che abbiano errato gli amministratori di questa ed altre città a ostinarsi a tenere aperte le scuole durante gli anni 1940-1945 in cui divampava la seconda guerra mondiale, nonostante tutto
    Gino De Pietro


Lascia un commento

Sede
Via G. Vitelli 90
82100 Benevento

Seguici su:

WhatsApp

Facebook