L’avv. Gino De Pietro plaude al sindaco di Ponte che ha tenuto le scuole aperte. Invece Mastella ha chiuso pure quelle non interessate dalla riduzione idrica
Post 8 maggio 2024
(nella foto Mastella, idolo degli studenti “filonari”)
Come indicato nelle comunicazioni della Regione Campania e della Gesesa, sono stati effettuati dalle 21 di ieri sera alle 6 circa di questa mattina, i lavori per la riparazione di una perdita su parte dell’acquedotto dal Biferno che serve anche la zona alta della città.
L’acqua è tornata verso le ore 8 a Ponte, uno dei comuni interessati dalla riduzione idrica per lavori, dove le scuole sono rimaste regolarmente aperte.
Poco dopo la fornitura idrica regionale è arrivata a Benevento e distribuita progressivamente da Gesesa alla rete cittadina della parte alta della città.
Come previsto, l’acqua è stata regolarmente fornita, anche stanotte, alla parte bassa della città, alimentata dai pozzi di Pezzapiana.
Si conferma, quindi, la assoluta inutilità della ordinanza del sindaco Mastella che ha chiuso tutte le scuole della città per la intera giarnata di oggi.
Lo aveva fatto anche per i giorni 5 e 6 aprile, prima con una Ordinanza per quelle della parte alta e poi anche per quelle dei quartieri Ferrovia, Libertà e Centro Storico, che non avevano problemi idrici, su richiesta di una studentessa sua vicina di casa.
Ospitiamo anche oggi un commento sulla questione dell’avv. Gino De Pietro.
“Nonostante le proteste nostre e la prese di posizione di “Altra Benevento” e “Civico 22”, il sindaco di Benevento ha confermato l’ordinanza di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado della città per tutta la giornata.
Non lo ha seguito il Rettore che ha tenuto aperta l’Università e, per questo, ha dimostrato una differente sensibilità rispetto al fondamentale diritto allo studio.
Non lo ha seguito neanche il sindaco di Ponte, che ha lasciato le scuole aperte, benchè anche la sua città fosse interessata dai lavori. I ragazzi di Ponte sono a scuola e l’acqua è anche arrivata.
Anche a Benevento, in mattinata, come previsto, l’acqua è arrivata nelle parti servite dall’acquedotto oggetto dei lavori notturni.
E poiché l’interruzione idrica è durata solo poche ore durante la notte e le prime ore del mattino, probabilmente anche la ragazza che l’altra volta aveva convinto il sindaco a chiudere tutte le scuole per evitare che gli studenti andassero a scuola sporchi e puzzolenti, deve aver pensato di farsi la doccia ieri sera.
La chiusura delle scuole di Benevento non interessate dai lavori è ab origine priva di alcuna motivazione.
La chiusura delle altre scuole è parimenti priva di oggettive ragioni visto che in mattinata il servizio è stato ripristinato come previsto e, infatti, altro sindaco, più attento al diritto allo studio, le ha tenute aperte.
Suggerisco un plauso pubblico al sindaco di Ponte, evidentemente più rispettoso del nostro del diritto costituzionale allo studio.
Non risulta che nessun altro ufficio pubblico sia rimasto chiuso per la mancanza di acqua.
Né pare che sia stata disposta alcuna chiusura di ludoteche che offrono servizi di accoglienza dei bambini a 15 euro a persona al giorno nelle zone interessate dall’interruzione idrica, tra cui quella che sta nei pressi dell’abitazione del sindaco e del suo comitato elettorale.
Vale a dire che le scuole pubbliche, per le quali i cittadini pagano le imposte, comprese quelle che avrebbero avuto l’acqua, sono state chiuse dal sindaco, mentre iniziative private a pagamento dirette alle stesse fasce d’età sono rimaste aperte nonostante fossero site nelle zone interessate dall’interruzione idrica.
Ovviamente nessuna richiesta ha ritenuto rivolgere il sindaco diretta a far svolgere i lavori in modo da non turbare l’ordinato svolgimento delle lezioni scolastiche, benchè sia sempre pronto a sottolineare le sue “influenze” nazionali, vere o pretese.
Questi i fatti su cui i cittadini dovrebbero riflettere.
Gino De Pietro
