E’ già cominciata nel Sannio la parabola discendente del “partito famiglia” che ha cambiato molte volte il suo nome ma non la sua natura.
23 settembre 2022
L’ex Ministro della Giustizia si era preparato al rinnovo del Parlamento inventando vari partiti e simboli negli ultimi 4 anni ed assicurando che grazie alla sua teoria del “viandante che si sposta a destra e sinistra per difendere le chiappe”, sarebbe diventato indispensabile per la vittoria di qualunque schieramento.
Prometteva di salvare il governo Conte che invece cadde rovinosamente; ha dispensato consigli e strategie per la elezione del suo amico Casini come Presidente della Repubblica e ora se lo ritrova candidato con il PD; ha annunciato accordi e atti notarili per la costituzione del grande centro che è stato fatto ma senza di lui; sperava in un accordo con il presidente della Regione Campania, De Luca che invece lo ha mollato.
Si è dovuto accontentare di un accordo con gli sconosciuti Europeisti per usare il loro simbolo e non raccogliere le firme per le presentare le candidature, ma di certo non riuscirà ad ottenere il 3% dei voti e quindi nella quota proporzionale non eleggerà nessun parlamentare.
Il presidente nazionale del suo partito si è candidato con il nemico Calenda; in Puglia la lista Noi di Centro-Europeisti non è stata ammessa; un suo candidato a Napoli ha aderito a Forza Italia durante la campagna elettorale.
Insomma, alla fine ha puntato tutto solo sulla elezione della moglie, Sandra Lonardo che però è diventato un obiettivo impossibile.
Infatti molti suoi sostenitori lo hanno man mano abbandonato: qualche grande elettore non si è voluto candidare per portare voti al “partito famiglia”; in provincia di Caserta gran parte dei voti raccolti alle ultime regionali non andranno a Noi di Centro-Europeisti; in provincia di Benevento numerosi suoi aderenti non votano la moglie e dalla prossima settimana cambieranno partito.
In queste disastrose condizioni Mastella ha fatto una campagna elettorale disperata e nonostante sia contornato da vari giornalisti prezzolati che si spacciano per esperti di comunicazione, l’unica trovata pubblicitaria è stata la diffusione del suo numero di cellulare per dimostrare di essere vicino alla gente.
Poi ha rispolverato la polemica per l’autovelox di Puglianello per attaccare il sindaco che adesso è suo avversario, senza ricordate le multe per i “viaggi istituzionali” di domenica, prese proprio in quel comune ed annullate dal Prefetto.
Ha ripetuto ossessivamente l’appello al voto contro i candidati estranei a questo territorio ma a Benevento-Caserta ha candidato come capolista, Raffaele Fantetti, presidente degli Europeisti che vive a Londra.
Soprattutto si è dedicato a ridicole inaugurazioni o comparsate (anche in chiesa) per fare propaganda elettorale sovrapponendo continuamente il suo ruolo di sindaco a quello di segretario del suo partitino. La legge lo vieta ma nessuna istituzione locale è intervenuta.
Ovviamente Mastella non ha ricordato, grazie alla compiacenza della stampa amica, le tante inaugurazioni che non ha fatto perché non sono state realizzate le opere promesse.
Per esempio:
il centro di cottura della mensa scolastica; la ristrutturazione del Malies; la Piscina Coperta a Santa Colomba; l’Ostello della gioventù;
il Terminal alla Stazione; la Piazza Coperta davanti al Duomo; la ricostruzione delle scuole del rione Libertà;
la bonifica dei pozzi contaminati da Tetracloroetilene; il Depuratore e il nuovo sistema fognario; le opere per contenere le alluvioni;
la riapertura del Parcheggio Porta Rufina; la piantumazione di 300.000 alberi.
I Mastella hanno fatto la campagna elettorale solo con i soliti sostenitori locali e si è notata l’assenza dei loro soliti noti amici e sponsor. Questa volta non si è visto neppure Della Valle, che ha più volte promesso fabbriche di scarpe ed invece ha portato qualche lampadina.
Nonostante tutto anche questa volta la campagna elettorale della signora Sandra Lonardo è stata dispendiosa.
Nel 2018 dichiarò di avere ricevuto contributi per 50.000 euro senza indicare la provenienza, vedremo questa volta a consuntivo quanto avrà speso, da chi ha ricevuto finanziamenti (la legge le impone di dichiaralo) e quanti saranno i rimborsi elettorali a carico dello Stato per la lista Noi di Centro – Europeisti a fronte della sua impossibile elezione.
Non sappiano quali saranno gli scenari politici nazionali, ma sappiamo che è già cominciata nel Sannio la parabola discendente dei coniugi Mastella e del loro “partito famiglia” che ha cambiato molte volte il suo nome ma non la sua natura.
Gabriele Corona, movimento politico “Altra Benevento è possibile”
Magari….lo mandiamo nel cantinato. Scomparirà una volta per tutte la sua spocchia. Magari.
Altra Benevento è un’associazione di odiatori sociali, sfaccendati e nullafacenti, incapaci di scendere in politica e capaci solo di produrre danni enormi alla comunità cui dicono di appartenere. Bisognerebbe arrestarli minimo per calunnia continuata e aggravata.
Sandra non è stat eletta. Mi dispiacae per te