Una delibera illegittima per la gestione dell’acqua nel Sannio ad una società con una multinazionale socia di maggioranza relativa

Il distretto sannita dell’Ente Idrico Campano (mastelliani e sindaci PD) vuole affidare il 49% delle quote ad una multinazionale che fa affari con l’acqua

Comunicato stampa del 24 ottobre 2022

Il Consiglio del distretto sannita dell’Ente Idrico Campano, appena nominato, si riunisce domani per decidere di affidare ad una società costituita per il 20% dal Comune di Benevento, 31% dai comuni della provincia di Benevento e il 49% da una società privata tutti i servizi idrici della città capoluogo e di tutti i paesi del Sannio.

In Campania, solo qui in provincia di Benevento si affida ai privati una quota societaria così alta. Infatti, nel distretto Vesuviano il gestore GORI ha solo il 36% e gli altri 5 distretti (Napoli città, Napoli nord, province di Caserta, Salerno e Avellino) hanno deciso che la gestione dell’acqua sarà totalmente pubblica.

La bozza di delibera per il servizio idrico in tutta la provincia di Benevento è stata consegnata da qualche giorno ai 30 membri del consiglio (formalmente eletti dai sindaci sanniti ma in realtà nominati perché indicati in una sola lista frutto di un accordo tra mastelliani e sindaci PD), che dovrebbero “ratificare” decisioni assunte altrove e già descritte dalla Polizia Giudiziaria in alcune significative trascrizioni di intercettazioni telefoniche.

Infatti la creazione di una società di gestione 51% pubblica e 49% privata è stata più volte annunciata da Mastella negli ultimi due mesi ed è il frutto di contorte manovre (tentativi di accordi ACEA- Alto Calore, scissione del distretto Calore Irpino dell’EIC, ramo d’azienda sannita del Consorzio ACS) con connesse operazioni gestionali di pozzi e sorgenti da parte di multinazionali francesi.

Insomma, mega affari per gestire l’acqua, bene indispensabile per la vita !

La nuova società gestirà l’acqua per tutti i comuni del Sannio: i 31 attualmente serviti da Alto Calore (che ancora non sanno quali quote per debiti dovranno versare); i 23 comuni serviti da GESESA e tutti gli altri con gestione pubblica.

Nonostante la estrema importanza delle decisioni che riguardano tutto il Sannio, gli abitanti di questa provincia e i consigli comunali dei 78 comuni non sono neppure informati delle decisioni che Mastella, qualche notabile PD, i rappresentanti di ACEA e connesse multinazionali hanno già assunto e tentano di imporre a tutti in tempi stretti.

 Ma proprio la fretta di decidere comporta inevitabili errori, come la bozza di delibera viziata da gravi motivi di illegittimità che domani il consiglio di distretto dovrebbe votare. 

Infatti manca la dettagliata ed argomentata motivazione per la partecipazione di un privato con il 49% delle quote societarie e neppure sono indicati gli obiettivi specifici da affidare al nuovo gestore in relazione al Piano d’Ambito Distrettuale che il consiglio di distretto non ha mai neppure discusso.

Per questi motivi il movimento politico “Altra Benevento è possibile” invita il distretto sannita dell’EIC a non votare la delibera e aderisce alla manifestazione di protesta organizzata dal Comitato Sannita Acqua Bene Comune, domani 25 ottobre alle ore 15,30 in via Traiano.

Gabriele Corona, movimento politico “Altra Benevento è possibile”



1 commento su “Una delibera illegittima per la gestione dell’acqua nel Sannio ad una società con una multinazionale socia di maggioranza relativa”

  1. Solo adesso ti leggo. Domani farò il possibile per esserci. Mi dispiacerebbe non partecipare. Ma ho poco tempo per organizzarmi.

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