Il sindaco sta delirando sul rischio sismico per non confrontarsi sulla Variante per la nuova scuola al rione Mellusi
Comunicato stampa del 26 maggio 2025
Nella giornata di ieri Clemente Mastella ha di nuovo telefonato ai beneventani ed invece di chiarire perchè la sua amministrazione non vuole confrontarsi con i citadini, i docenti e i movimenti civici sulla Variante attesa da nove mesi per sanare gli errori del progetto di abbattimento-ricostruzione della scuola Torre-Sala, si attarda sull’indice sismico.
Ascolta telefonata [ In fondo alla pagina c’è la trascrizione integrale ]
Lui che dice di aver interrotto l’intervista con la giornalista di REPORT per le domande su questioni tecniche che non gli competono, diffonde informazioni distorte sui sistemi costruttivi degli anni ’60 che creano allarme sulla sicurezza delle scuole, soprattutto quella elementare Nicola Sala tuttora aperta.
Altra Benevento ha chiesto l’intevento del Prefetto.
Illustre Prefetto, Le scriviamo per segnalare il comportamento scorretto, strumentale ed irresponsabile del sindaco di Benevento, Clemente Mastella che nella giornata di ieri ha inviato a molti cittadini beneventani un delirante messaggio audio preregistrato che inoltriamo insieme alla integrale trascrizione.
Si tratta di un insieme inaudito di false informazioni e raccapriccianti dichiarazioni sul rischio sismico della scuola media Federico Torre che secondo il sindaco poteva cadere anche per un “piccolo sisma che si fosse addensato sulla città” causando la morte degli alunni i docenti e le famiglie.
E’ una dichiarazione inquietante e irresponsabile soprattutto se si considera che quella scuola è rimasta aperta per volontà del Comune fino a giugno scorso e che lo stesso indice sismico è attribuito alla vicina scuola elementare Nicola Sala, tuttora aperta e frequentata da bambini, professori e personale scolastico.
Anche questa “telefonata” effettuata a spese del Comune di Benevento con il sistema “Sindaci in Contatto”, da utilizzare solo per comunicazioni in caso di emergenza, fa parte di una campagna di disinformazione che il sindaco e il suo partito, NdC, stanno conducendo dopo il servizio giornalistico “Le streghe sono tornate” realizzato da REPORT, programma di Rai3, trasmesso domenica 20 maggio.
Il servizio riguardava anche il progetto di abbattimento e ricostruzione delle scuole Torre-Sala finanziato con 17 milioni dal fondo PNRR e oggetto di ispezione da parte del Ministero dell?Istruzione per gli errori tecnici ed amministrativi che hanno finora comportato un ritardo di nove mesi sul cronoprogramma.
Il Comune di Benevento non ha voluto spiegare a Report perché quel cantiere è tuttora fermo e perché la Variante annunciata da oltre nove mesi non è stata ancora approvata. Il sindaco ha interrotto in malo modo l’intervista alla giornalista per non chiarire proprio il misterioso ricalcolo dell’indice sismico.
Con una perizia del 2018 pagata dal Comune decine di migliaia di euro, fu valutato per la scuola Torre l’indice 0.33, quindi di media gravità, il tecnico incaricato non giudicò “inagibile” la scuola ma propose di valutare la convenienza economica di abbatterla e ricostruirla piuttosto che metterla in scurezza.
Nello stesso anno un altro tecnico incaricato dal Comune calcolò, con una altra perizia, l’indice di rischio sismico 0,32 per la scuola elementare Nicola Sala, non la giudicò inagibile e consigliò di valutare la convenienza economica dell’abbattimento e della ricostruzione.
Nel 2022 con la presentazione della richiesta di finanziamento PNRR per abbattere le due scuole e ricostruirle il Comune inviò al Ministero della Istruzione una “scheda tecnica” che indicava l’indice di rischio sismico per le due scuole 0,32 ma anche una “scheda di sintesi” con la indicazione dell’indice 0,12 quindi rischio grave (più è basso più segnala il pericolo di danni gravi anche con terremoti di bassa intensità) ma le due scuole rimasero aperte.
Il Comune non ha mai fornito né al Ministero dell’Istruzione, né ai due consiglieri di opposizione e allo scrivente Movimento che ne hanno fatto richiesta, il calcolo preciso grazie al quale l’indice sismico è stato modificato, senza perizia, permettendo al Comune di accedere al finanziamento.
Neppure il sindaco lo ha voluto chiarire alla giornalista di Report interrompendo l’intervista proprio per la domanda non gradita su questo punto
Dal giorno della messa in onda del servizio, il sindaco Mastella continua ad accusare strumentalmente chiunque tenta di capire che cosa è accaduto veramente a proposito di valutazione del rischio sismico della Scuola Torre, di voler far perdere al Comune il finanziamento ministeriale e non voler ricostruire la scuola.
Ed invece, il movimento Altra Benevento ha ripetutamente ribadito che bisogna evitare di lasciare il rione Mellusi senza scuola, con un cantiere abbandonato, e perciò ha offerto la propria collaborazione per un esame congiunto della Variante in corso per sanare gli errori denunciati mesi orsono, che hanno prodotto l’attuale blocco dei lavori.
Mastella non risponde all’invito ed invece con la “telefonata domenicale” di ieri per giustificare il suo contradditorio operato ed il presunto irresponsabile comportamento altrui, sostiene che recentemente durante i lavori di demolizione della Torre il Comune sarebbe stato accertato un sistema costruttivo (presenza di pietre di fiume) in uso negli anni ’60 che avrebbe potuto provocare il crollo della scuola anche con un terremoto di bassa intensità.
Però, proprio lui che ha cacciato la giornalista di Report perché si è permessa di fare domande su aspetti tecnici, fa finta di confondere l’indice sismico della scuola con la classificazione sismica della città. si avventura in dichiarazioni su fatti incomprensibili senza citare perizie o atti formali che attesterebbero questa presunta gravissima scoperta.
Finora sempre attraverso indiscrezioni stampa, gli amministratori e i dirigenti comunali, hanno tentato di motivare il colpevole ritardo nella esecuzione dei lavori per motivi “imprevisti ed imprevedibili”, ad esempio la scoperta di “travi rovesce”, che invece erano chiaramente indicate negli atti tecnici, oppure l’assenza nelle fondazioni di terreno vegetale che infatti non ci deve essere.
Ma le dichiarazioni di ieri a proposito di sicurezza sismica delle scuole sono davvero molto gravi.
Mastella sostiene che la Torre per il tipo di costruzione in uso negli anni ’60 era a rischio di caduta anche per terremoti leggeri ma non spiega perché l’ha tenuta aperta fino allo scorso anno e come mai non se n’era accorto il tecnico da lui incaricato nel 2018 per la valutazione proprio del rischio sismico.
Hanno scoperto che quella perizia di 500 pagine costata decine di migliaia di euro era clamorosamente sbagliata? Hanno denunciato qualcuno? Assunto provvedimenti ?
E soprattutto il primo cittadino non spiega perché non ha immediatamente chiuso la scuola Nicola Sala, confinante con il cantiere della Torre e costruita negli stessi anni e con gli stessi sistemi tecnici.
E’ evidente che tali incredibili dichiarazioni domenicali, fornite anche in modo confuso ai cittadini, creano confusione e preoccupazione perché alimentano il dubbio che tutte le perizie sulla sicurezza sismica delle scuole e gli indici di vulnerabilità sismica effettuate dal Comune di Benevento potrebbero essere incomplete o sbagliate.
Per questo motivo chiediamo il Suo autorevole intervento per accertare come e perché nel 2022 fu ricalcolato l’indice di vulnerabiltà sismica delle scuole Torre-Sala, qual è l’effettivo livello di sicurezza delle scuole di Benevento, perché dopo nove mesi non è stata approvata la Variante tecnica per dotare il quartiere Mellusi di una scuola sicura.
Grazie per l’attenzione.
Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”
Trascrizione integrale della telefonata di Clemente Mastella del 25 maggio con il sistema Sindaci in Contatto
“Care concittadine, cari concittadini, c’è stata in questi giorni un po’ di polemicuccia per quanto riguarda alcun aspetti che hanno riguardato il movente della scuola Torre.
Voglio dirvi che non abbiamo nessun problema, nessuna difficoltà, peraltro sia il progetto, sia gli ingegneri, sia tutto il resto e la gara è stata fatta da Invitalia per cui neppure dal Comune di Benevento per cui non ci sono problemi di sorta da nessun punto di vista.
In realtà si tratta di ben 15 milioni a cui abbiamo partecipato come Comune, ma partecipato soltanto e il Ministero e anche chi fa fatto ricorso ha dovuto constatare che si trattava di una cosa nella regola. Eh, ma io l’ho fatto e ho resistito e resisto a tutto perchè prendo una città che è stata sepolta dalle macerie visto due terremoti degli anni passati anche l’ultimo del 1980 per cui mi sembrava giusto accedere a questo tipo di fondo.
Voglio dire al fatto polemico anche partendo da alcuni da Benevento, non me ne frega nulla per quanto mi riguarda, facendo il paragone come apparso in qualche trasmissione che Benevento non aveva diritto, in realtà Benevento ha un sisma che è molto più forte come rischio per quanto riguarda Grazzanise, che è la concorrente. Benevento è rischio 1, siamo tra le 20 città a maggior rischio d’Italia, Grazzanise invece la seconda categoria.
Ma un’altra cosa, quando è stato sfilacciato è stata abbattuta la Torre, è venuto fuori che la pietra di fiume, elementi di riscontrare in sede di demolizione usati negli anni sessanta a cui si deve la data in cui è stata costruita la Torre, in realtà oggi sarebbero considerate rischiosissime in caso di sisma. Il che significa che io avrei dovuto tenere in piedi quella scuola nonostante questo rischio con la possibilità che i bambini potessero morire sotto le macerie eventualmente per un piccolo sisma che si fosse addensato su Benevento o magari, non solo gli studenti ma anche gli insegnanti e le famiglie? Assolutamente no, io vado avanti dal punto di vista mio, in incoscienza.
L’unico rischio è quello, diciamo, che può avvenire quando non fai le cose. Quindi al di là di ogni qualsiasi dubbio, voglio dirvi che la scuola la faremo nonostante le difficoltà nonostante diciamo i ritardi dovuti a tutte queste cose, che mettono un po’ di preoccupazioni, non certamente a me, io vado avanti perché insomma è giusto salvaguardare la dignità della città, innanzitutto, e poi soprattutto oltre la dignità, la sicurezza di coloro i quali vanno nelle scuole beneventane. Sto cambiando il sistema scolastico infrastrutturale della città di Benevento. Vado avanti anche per quanto riguarda questo tipo di vicende. Grazie a tutti buona domenica”