Il progetto Iadicicco-Lumode del palazzo sulla galleria ferroviaria che Mastella ha considerato “Ultimo treno”, è deragliato sulla tratta Ceppaloni- Benevento
21 ottobre 2022
[Riassunto della introduzione dell’11 agosto, 1^ parte del 21 agosto, 2^ parte del 29 agosto, 3^ parte del 7 settembre.
Ad agosto del 2016 la Giunta Mastella approvò il progetto “La Città di tutti, la città per tutti” (17 interventi) da realizzare entro la fine del 2023 per la spesa di oltre 26 milioni di euro (18 del ministero per la riqualificazione delle Periferie e più di 8 milioni di privati).Era previsto anche un Project Financing (25% privato, 75% pubblico) per le aree Terminal Bus e Piazza Risorgimento. L’ANAC a giugno 2021 su segnalazione di Altra Benevento ha ribadito che per i Project Financing il privato deve investire almeno il 51%.
Il dirigente comunale Antonio Iadicicco (autore di quel progetto prima dell’incarico pubblico) pur convinto che il Bando della PCM di maggio 2016 (25% di eventuali contributi di privati a vario titolo) fosse LEX SPECIALIS in deroga al Codice degli Appalti, ha chiesto comunque alla Lumode di adeguarsi al parere ANAC e quindi aumentare il finanziamento privato dal 25 al 51%. La ditta casertana ha risposto con due diffide. Il Comune tenta di salvare l’intero programma Periferie ma la relazione di gennaio 2022 sullo stato di attuazione dei 17 progetti è piena di errori ed omissioni]
Agli inizi di agosto 2022, il dirigente Antonio Iadicicco, Responsabile del Progetto Periferie, ha chiesto all’avv. Andrea Abbamonte, consulente di fiducia del Comune, un parere sulla decisione dell’ANAC (project financing possibile solo con finanziamenti pubblici al 49%, privati al 51%) e una soluzione per salvare il finanziamento ministeriale di sette milioni di euro senza creare eccessivi problemi con la società Lumode.
L’avvocato napoletano il 6 ottobre ha confermato che il parere ANAC deve essere rispettato e ha consigliato di dichiarare decaduto il Project Finacing (75% di finanziamento pubblico e 25% privato) proposto nel 2016 dalla società casertana (progetto Iadicicco) perché la ditta non ha voluto adeguarlo al Codice degli Appalti e al parere ANAC.
La consulenza legale convince Iadicicco che a mezzo stampa tra il 16 e il 18 ottobre dichiara ormai decaduto il Project Financing della società casertana con la quale “pare” tramontata la possibilità di accordi.
Il dirigente comunale annuncia che l’ufficio tecnico farà un nuovo progetto per una nuova pavimentazione e un porticato in piazza Risorgimento (come previsto dal progetto che proprio lui aveva firmato nel 2016), un parcheggio sull’area Terminal Bus extraurbani che deve essere comunque trasferito vicino alla Stazione Centrale.
Però, la nuova struttura finanziata coi fondi nazionali Periferie, non esiste ancora, non c’è neppure il progetto esecutivo e quindi non sarà possibile realizzarla entro la fine del 2023 come previsto dalla convenzione Comune- Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Per ora è certo che la società Lumode da Gricignano d’Aversa, dopo sei anni di discussioni e polemiche, esce di scena.
Era arrivata a Benevento da Ceppaloni dove ha realizzato il Green Park, progettato da Antonio Iadicicco e sempre con lo stesso tecnico a luglio 2016 ha presentato una proposta di Project Financing (75% finanziamento pubblico- 25% finanziamento privato) come previsto dal bando del Comune redatto da un misterioso consulente.
Lumode voleva realizzare un palazzo sull’area dell’ex campo del collegio La Salle con appartamenti, negozi e servizi da gestire per 30 anni incassando il 100% dei proventi per fitti, il pagamento delle aree di sosta e la pubblicità.
Il progetto prevedeva anche un parcheggio interrato di due piani da realizzare sulla galleria ferroviaria Avellino Benevento, quella che serve anche la stazione di Ceppaloni.
Il progetto Iadicicco-Lumode, sempre difeso dal sindaco Mastella che in una famosa lettera alla Presidenza del Consiglio dei Ministri lo ha presentato come “l’ultimo treno” per lo sviluppo di Benevento, è adesso definitivamente deragliato proprio su quella tratta ferroviaria.
Questo è il terzo tentativo di cementificazione dell’area ex campo La Salle da parte di società casertane. Anche nel 2005 e nel 2007 provarono a realizzare un palazzo privato su quell’area con parcheggio interrato in piazza Risorgimento ma non ci riuscirono.
Dopo le proteste di associazioni, pendolari, lavoratori dei trasporti il Comune ci ripensò e non ci sono state conseguenze per la città.
Questa volta, invece, la Lumode chiederà un corposo risarcimento danni che, molto probabilmente, il Comune pagherà, per i tanti ripetuti errori commessi prima con l’approvazione del Project Financing del 2016, non conforme al Codice degli appalti, e poi con le conferme successive sempre puntualmente contestate da Altra Benevento.
Gabriele Corona, movimento politico “Altra Benevento è possibile”
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