Dopo la disastrosa gestione del pericolo amianto il Comune pensa di eliminare l’Oasi della Chiesa di San Gennaro per la variante PNRR
Post del 19 dicembre 2024
Sono stati effettuati i lavori di rimozione del cemento-amianto dalla scuola Torre tra proteste, confusione e preoccupazione dei residenti.
La ditta Ever Power di Santa Maria Capua Vetere mercoledì 11 dicembre con alcuni piccoli cartelli affissi in via Nicola Sala e via Enzo Marmorale, aveva annunciato che nei giorni 17 e 18 avrebbe effettuato lavori di rimozione amianto invitando i cittadini a “tenere spenti i condizionatori, stare a debita distanza dalle aree di rimozione, di astenersi dall’affaccio, di evitare di stendere i panni, di tenere porte e finestre chiuse durante le lavorazioni”.
L’annuncio aveva creato preoccupazione tra i cittadini soprattutto per la mancanza di comunicazioni da parte del Comune.
Il sindaco Clemente Mastella ha quindi firmato una ordinanza che ha creato ulteriore confusione: imposto comportamenti per la tutela solo degli abitanti dei palazzi che affacciano sul cortile; chiuse le scuole che non affacciano sul cortile. Nessuna indicazione o invito invece per i commerciati e i pedoni anche quelli nella stradina a pochi metri dall’area dei lavori.
Nella confusione determinata da tali annunci e senza ulteriori chiarimenti da parte del sindaco, normalmente molto loquace per inaugurazioni e comparsate televisive, ognuno ha fatto come voleva: tranne qualche eccezione i negozi a pochi metri di distanza dalla scuola sono rimasti aperti; gli uffici INPS a 300 metri dall’area dei lavori sono stati chiusi (vedi foto); alcuni pedoni hanno indossato le mascherine tra la meraviglia di molti altri che non erano neppure informati dei lavori.
La ditta Ever Power che ha chiesto l’intervento dei carabinieri per impedirci di filmare i lavori di rimozione di una pluviale di cemento-amianto a tre metri da pedoni ignari e senza protezione, si è risentita per il video da noi pubblicato, ci ha precisato di essere ditta qualificata e di aver rispettato il piano approvato dalla ASL e inviato al Comune.
Prendiamo atto di tali dichiarazioni ma ribadiamo: la nostra protesta riguardava soprattutto il comportamento del Comune per le informazioni confuse e la mancata chiusura della traversa a destra della scuola; la rimozione dei canali può creare dispersone di fibre, soprattutto dalle parti terminali incastrate nel cappuccio superiore di piombo o nel “bicchiere” del tratto inferiore (vedi foto), non cosparsi di vernice stabilizzante.
Confermiamo di essere disponibili a pubblicare ulteriori precisazioni della ditta e magari il piano di lavoro approvato dalla ASL.
Terminata la rimozione dell’amianto dovrebbe cominciare dopo sei mesi di ritardo la fase vera di abbattimento della scuola per la quale il Comune dovrebbe approvare una variante annunciata già ad agosto scorso.
Secondo l’assessore Pasquariello dovrebbe servire solo per accelerare i lavori, cioè per recuperare il ritardo di quattro mesi maturati ad agosto, il Comune ne ha persi altri cinque per una variante che evidentemente è molto complicata.
Di sicuro bisogna superare le contestazioni al progetto della ditta costruttrice ma anche risolvere il problema della volumetria in eccesso.
Significativa a questo proposito la parte dell’ultima relazione del dirigente ai Lavori Pubblici, Antonio Iadicicco, il quale annuncia: “Nella variante progettuale, al fine di dare maggiore spazio alle aree verdi e consentire uno sbocco su via N. Calandra, si sta valutando la possibilità di includere nella superficie di intervento anche la particella catastale 87 del foglio 86, adiacente al lotto della scuola primaria, di proprietà del Comune e classificata dal PUC come zona F/1z attualmente occupata dalla attigua parrocchia di San Gennaro”.
L’area indicata da Iadicicco è quella dell’Oasi Santa Maria della Tenerezza attrezzata dalla parrocchia di San Gennaro, luogo di preghiera, con panche e statua della Madonna (vedi foto) che dovrebbe essere eliminata per essere aggiunta al progetto delle due scuole.
Perché? Che faranno i cattolicissimi sindaco Mastella e l’assessore Pasquariello? Che dicono i loro seguaci in zona che finora hanno sostenuto il progetto PNRR da 17 milioni facendo finta di non sapere degli errori progettuali che creano il rischio di abbattere le scuole senza ricostruirle ?
Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile”
Ma perchè si da sempre la colpa di tutto al Sindaco?
Che deve fare, poaretto, ha tanti impegni fuori Benevento, non sa guidare e deve dipendere
da autisti comunali, deve apparire in tv, deve parlare a tu per tu con alte autorità dello Stato
non può, in codeste condizioni, far fronte a tutte le cosucce che accadono nella Città di cui
è Sindaco !!!